Dott. Simone Bitti - psicoterapeuta
Due cose sull'invidia
Quale crescita?
"La negazione dei desideri spirituali
e l'esaltazione dei bisogni materiali del bambino
produce il suo masochismo"
(Wilhelm Reich)
Il genitore masogenico (produttore di masochismo) ha una personalità tendenzialmente schizoide, cioè una mania divisiva/divina caratterizzata da raffreddamento emotivo, disimpegno affettivo e scarso coinvolgimento comportamentale, se è una madre può avere una personalità schizotipica marcatamente paranoica con atteggiamenti compensativi pseudo istrionici.
L’atmosfera familiare può sembrare narcisistica e apparentemente improntata all'autonomia ma è pervasa da correnti sotterranee di paranoia e oggetti persecutori. Fiumi carsici di terrore schizofrenico.
Il rapporto tra i due genitori è ciò che imposta l’atmosfera generale di crescita e la qualità delle relazioni e della comunicazione. Il tipo di relazione tra i due genitori di cui uno masogenico è fortemente sbilanciata sul piano della responsabilità e della reciprocità.
Il genitore assente, passivo o incastrato in un ricatto affettivo con l’altro genitore, verrà percepito dal bambino come non disponibile. Il bambino cercherà di sostituirlo e porsi accanto al genitore lasciato "solo" come un sostegno e una soluzione ai problemi.
Questa condizione prende la forma di un contratto segreto con il genitore "solo" e questa segretezza verrà difesa con il massimo della rigidità comportamentale e affidabilità relazionale.
L’atmosfera della famiglia masogenica non è mai apertamente conflittuale, le personalità schizotipica e passiva dei due genitori non lo prevede. Si potrebbe dire che la famiglia appare come pacifica, serena, accogliente.
Il distacco affettivo del genitore schizotipico e l’accondiscendenza del genitore passivo bonificano precocemente qualsiasi conflitto, non permettendo un confronto concreto e costruttivo con la realtà e le difficoltà quotidiane.
Una parte della realtà è negata e i sentimenti egodistonici rimossi. Il sistema famigliare nevrotico produce un'amnesia emotiva.
Il bambino in queste condizioni crede di appartenere a una famiglia speciale composta da individui unici che vanno salvaguardati. Il sentirsi parte di questo nucleo speciale blinda il contratto segreto col genitore masogenico e lo fa sentire partecipe di qualcosa di epico.
Freud disse che l’Io è soprattutto motorio, cioè si tratta di un cervello con muscoli innervati da un sistema nervoso centrale.
In psicologia biodinamica si chiama regolatore emozionale. Il controllo in questo caso è salutare in quanto può effettuare azioni appropriate alla situazione, ma nel caso di nevrosi il controllo è più difficile e può determinare la formazione di una corazza muscolare e di un Super-Io rigido.
Il Super-Io rigido usa il controllo muscolare dell’Io motorio per sopperire e inibire gli impulsi naturali del bambino, specie quelli che entrano in conflitto con la sua tendenza repressiva.
Questa repressione eccessiva determina uno squilibrio nel processo di crescita emotiva e si struttura in un carattere nevrotico.
Lo squilibrio ostacola tutta l’area dell’espressione emozionale e la crescita della personalità primaria (sana) e favorisce la formazione di una personalità secondaria vicaria (disturbata).
Il sistema muscolare abbandona la naturale funzione di movimento e assume la funzione nevrotica di presa. I muscoli si sviluppano eccessivamente per trattenere gli impulsi negativi e per controllare quelli naturali.
Nel contratto col genitore masogenico il bambino mette a disposizione la sua tenerezza per bloccare l’aggressività, ma la sua aggressività bloccata impedisce l’espressione della tenerezza.
Il bambino si trova in un’impasse emotiva che alimenta ulteriormente la sua tensione muscolare.
Le gravi tensioni muscolari nel cingolo scapolare trattengono l’odio e la rabbia per il genitore con il quale si condivide il contratto segreto.
Mentre il masochismo si sviluppa da pratiche iniziate nel secondo anno di vita, solo più tardi la struttura masochistica assume la forma definitiva.
C’è generalmente un periodo intermedio di lotta, di collera e di ribellione, e solo quando questa resistenza cede completamente la struttura masochistica si cristallizza, di solito dopo la pubertà.
Dipendenza affettiva e il vortice di parole
A proposito dell'abulia isterica
"E' di questa pasta che siamo fatti, metà di indifferenza e metà di cattiveria"
(José Saramago)
"All’origine di alcuni sintomi isterici possono trovarsi dei ricordi di sofferenze, un simbolo mnestico che si aggiunge al versante organico delle sofferenze specifiche dell’isteria." (Freud)
Muscoli estensori, ansia e quattro profili corporei
Negli stati di ansia viene fisicamente accentuata l’inibizione dei muscoli estensori e le persone che si trovano in questo stato sembrano incapaci di estensione corporea completa.
Serial lovers
Il tono vagale cardiaco del pensiero
"Pensare è adattarsi"
(Paul Valéry)
Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA) ha molte responsabilità da un punto di vista fisiologico perché deve regolare la pressione sanguigna affinché il cervello sia raggiunto da un flusso sanguigno ottimale.
Inoltre, monitora i gas del sangue e se ci sono variazioni nell’ossigeno e nell’ossido di carbonio, si attivano immediatamente dei parametri cardio-polmonari grazie alla modulazione neurale diretta del cuore, del tono vasomotorio e dei polmoni.
Durante il processo di regolazione cardio-polmonare, il SNA controlla anche la digestione e il metabolismo e le sue azioni sono importanti per dare supporto alle funzioni vitali ergotropiche (lavoro) o trofotropiche (crescita).
Il sistema vagale è molto importante per la regolazione sia dei processi ergotropici sia di quelli trofotropici.
Aumenti del tono vagale non solo implicano un aumento dell’output metabolico, ma anche una modulazione dei polipeptidi digestivi e della motilità gastrica.
Il vago è inoltre importante nella facilitazione dei processi trofotropici.
Il vago ha effetti inibitori diretti sull’eccitazione del simpatico del miocardio.
Inoltre, il sistema limbico, che gli psicofisiologi considerano come un modulatore dell’arousal del SNA attraverso l’eccitazione del simpatico, ha un’influenza inibitoria diretta sulle cellule che danno origine al vago.
Le regioni del tronco encefalico che controllano gli efferenti del vago agiscono per provocare un tono vagale più forte, mantenendo dunque gli stati trofotropici, o facilitano la diminuzione del tono vagale per permettere un’immobilizzazione immediata dell’organismo.
La ricerca sulle altre specie dimostra che il tono cardiaco vagale cresce nel corso dello sviluppo (Larson e Porges).
Di fronte a questo aumento del tono vagale aumentano anche azioni di esplorazione e di autoregolazione. Negli studi sui neonati un tono cardiaco vagale elevato è associato con una memoria migliore del riconoscimento visivo.
Porges e DiPietro hanno esplorato nei prematuri la relazione tra tono vagale cardiaco e la reattività comportamentale durante l’alimentazione artificiale.
Le differenze individuali del tono cardiaco vagale correlano con la reattività comportamentale al metodo utilizzato per l’alimentazione artificiale tramite sondino.
Allo stesso modo, Huffman e colleghi hanno osservato che i neonati di tre mesi con un tono cardiaco vagale elevato si abituano più velocemente a stimoli visivi nuovi e mostrano una migliore capacità di attenzione sostenuta rispetto a quelli con un tono cardiaco vagale basso.
Grazie alla possibilità di monitorare il tono cardiaco vagale attraverso l’ampiezza dell’Aritmia Seno Respiratoria (ASR) Porges e colleghi sono riusciti a ottenere una valutazione accurata dei meccanismi vagali e della relazione tra il tono vagale e la reattività autonomica.
Gli studi che hanno usato l’indice del tono vagale sostengono l’ipotesi che il tono vagale sia un buon indicatore dello stress e della vulnerabilità allo stress.
Porter e allievi hanno dimostrato una sospensione massiva del tono cardiaco vagale in neonati sani durante la circoncisione.
I neonati con un tono cardiaco più alto mostravano non solo maggiori accelerazioni della frequenza cardiaca, ma anche minori frequenze di pianto durante le procedure chirurgiche.
Porter e Porges hanno dimostrato in neonati prematuri che differenze individuali nel tono cardiaco vagale erano correlate alle risposte della frequenza cardiaca durante procedure di punture lombari.






