Specifica posizione caratteriale

  



"L'angoscia è la disposizione fondamentale
che ci mette di fronte al nulla"

(Martin Heidegger)


Il carattere di una persona è una funzione delle forze che la governano e per capirne il valore dinamico Wilhelm Reich ha elaborato il concetto di armatura caratteriale.

Secondo la psicoanalisi l’Io dell’individuo durante il conflitto fra pulsione e paura di punizione assume una determinata struttura difensiva. 

"Per realizzare la limitazione della pulsione imposta dall'ambiente e per padroneggiare l’ingorgo di energia che ne risulta, l’Io deve modificarsi; noi ci esprimiamo in termini finalistici ma intendiamo un processo che è interamente causale." (Reich) 

L’Io, cioè la parte esposta della persona, si irrigidisce quando si trova continuamente nella stessa situazione conflittuale fra bisogno e mondo esterno minaccioso; acquista un modo reattivo cronico che funziona automaticamente, cioè acquista il suo carattere. 

E’ come se la personalità affettiva si corazzasse, come se i colpi provenienti dal mondo esterno e le esigenze dei bisogni interiori si appiattissero e si indebolissero urtando contro la scorza dell’armatura. 

L’armatura ha la funzione di rendere l’individuo meno sensibile al dispiacere ma limita anche la mobilità energetica e aggressiva della persona e diminuisce la capacità di realizzazione e di piacere. 

L’Io è meno mobile, è diventato più rigido e dal grado dell’armatura dipende la capacità dell'individuo di ordinare l’economia delle energie pulsionali. 

L’armatura caratteriale consuma energia perché si mantiene con il continuo consumo di forze vegetative che altrimenti (nel caso di una loro inibizione motoria) potrebbero produrre angoscia. 

In questo modo l’armatura caratteriale adempie alla funzione di elaborare e consumare l’energia vegetativa.

Dallo smantellamento che ne viene fatto in psicoterapia risulta regolarmente, in un primo tempo, un’aggressività legata.

Quando nell’analisi del carattere si riesce a liberare l’aggressività contenuta nell’armatura si libera angoscia. 

L’angoscia può essere trasformata in aggressività così come l’aggressività può essere trasformata in angoscia.

L’inibizione dell’aggressività e l’armatura psichica vanno di pari passo con un tono muscolare aumentato, spesso addirittura una rigidità della muscolatura delle estremità e del tronco. 

I malati, affettivamente bloccati, sono sdraiati in modo totalmente rigido e immobile. Non è facile operare una modifica della loro tensione muscolare. 

Se si dice al paziente di rilassarsi volutamente la tensione muscolare viene sostituita da inquietudine. 

In altri casi i pazienti eseguono involontariamente movimenti di diverso tipo la cui inibizione provoca immediatamente sensazioni di apprensione. 

Questo stesso tipo di osservazioni indusse Ferenczi a costruire degli interventi tecnici attivi. 

Egli scoprì che l’impedimento di reazioni muscolari croniche aumenta l’ingorgo energetico. 

Reich collegava questo fenomeno a qualcosa di più complesso di semplici modifiche quantitative dell’eccitazione. 

Egli si riferiva all’identità funzionale fra armatura caratteriale e ipertonia muscolare o rigore muscolare:

“Ogni aumento del tono muscolare, verso la rigidità, è un segno che un’eccitazione vegetativa, l’angoscia o la sessualità sono state legate. 

Se si manifestano sensazioni genitali, parecchi pazienti riescono ad eliminarle o ad attenuarle con l’inquietudine motoria; è esattamente ciò che accade quando si elaborano sensazioni di apprensione. 

Pensiamo alla grande importanza che riveste l’irrequietezza muscolare nella prima infanzia come scarica di energia.”