"Il temperamento è il termometro del carattere"
(Honoré de Balzac)
Il temperamento di una persona è l'insieme delle qualità specifiche che il suo corpo e la sua mente riescono a esprimere e ciò che gli altri percepiscono in un'unica netta sensazione sin dal primo incontro.
Per Petruska Clarkson il temperamento è determinato da due coppie di qualità: veloce/lento, forte/delicato.
"Un modo per scoprire il proprio temperamento è rispondere a questa domanda: mi pongo in relazione con la vita in termini di passato, presente o futuro, oppure con una combinazione di tutti e tre?" (Clarkson)
L'autrice indica quattro diversi tipi di persona legati ai rispettivi temperamenti:
1. Temperamento veloce e forte, tipo intuitivo. Si relaziona alla realtà attraverso la coscienza e l’anticipazione del futuro.
2. Temperamento lento e forte, tipo sensitivo. Si focalizza sul presente, sentendosi coinvolto da ciò che accade intorno e dentro di lui in quel momento.
3. Temperamento veloce e delicato, tipo sentimentale. Si relaziona al passato, è interessato a come le cose erano un tempo; ha coscienza storica e senso della tradizione.
4. Temperamento lento e delicato, tipo riflessivo. Va dal passato al presente al futuro, seguendo un filo logico tra questi momenti; è il più apprezzato nella nostra cultura.
Il superamento degli ostacoli che s'incontrano nella vita si può ottenere con un buon contatto e sincronizzazione tra aspettative dell’ambiente e ritmo del proprio temperamento.
Nelle relazioni si creano continuamente condizioni di contatto.
Il grado di eccitazione (ritmo/temperamento) e la capacità di orientarla (tipo) a favore delle condizioni che si creano nell’ambiente sono due funzioni della qualità delle relazioni.
La misura del coinvolgimento di sé nella situazione di contatto sarà efficace se riuscirà a mobilitare le funzioni di contatto (azioni e capacità specializzate).
Il Sé integra le funzioni percettive, muscolari e i bisogni organici.
Il Sé è consapevole ed è capace di orientare, di essere aggressivo, di manipolare e sentire emotivamente l'appropriatezza del rapporto ambiente/organismo.
Non esiste una percezione buona senza il coinvolgimento della muscolatura e del bisogno organico; una situazione non è chiara e netta a meno che l'individuo non si interessi ad essa, non si focalizzi su di essa e la esamini: l'organo sensoriale percepisce, il muscolo si muove, l'organo vegetativo soffre per le eccedenze o le carenze, ma è l'organismo nel suo insieme in contatto con l'ambiente che è consapevole, manipola e sente.
Per una buona relazione è necessario che il Sé riesca a essere flessibile e versatile, capace di stabilire e mantenere un contatto duplice, con l'ambiente esterno e l'organismo (ambiente interno), integrando i vissuti dei diversi livelli sensoriali e restituendo alla relazione il prodotto di questa integrazione.
Ogni parte del corpo contribuisce al senso di sé.
"Quando ogni parte del corpo è carica e vibrante ci sentiamo vivi e felici. Ma perché ciò accada dobbiamo arrenderci al corpo e ai suoi sentimenti. Questa resa significa lasciare che il corpo diventi pienamente vivo e libero. Significa non tradirlo e non controllarlo [...] Ciò a cui rinunciamo è l'illusione del potere della mente" (Lowen)