Genesi di un monarca privato


 

"L'atteggiamento morale è quello che adottiamo
verso chi ci sta antipatico"
(Oscar Wilde)


Il Super-Io si può descrivere adottando una terminologia statica e una terminologia dinamica.

L’analogia esplicativa è col dilemma della fisica moderna che descrive le sue conclusioni sulla materia sia in termini di particelle sia in termini di onde, dato che nessuno dei due punti di vista è da solo in grado di contemplare tutti i dati.

In psicologia, da una parte è necessario descrivere il Super-Io come un oggetto, introiettato, che può essere offerto all’Es per l’amore, l’odio o da temere al posto di un oggetto esterno, originariamente un genitore.

Dall'altra parte sappiamo che quest’oggetto interiorizzato non ha esistenza corporea ma emana da un processo di fantasia che è esso stesso un’espressione di qualche pulsione istintuale.

Il Super-Io si può tentare di descriverlo nei termini dinamici di un processo, una tendenza con mete sessuali, aggressive o morali.

L’idea freudiana di Super-Io è quella di una risoluzione del complesso edipico.

Il bambino tra i 3 e i 5 anni, posto di fronte alla irrealizzabilità dei suoi desideri edipici, soprattutto a causa della paura della punizione, effettua una rinuncia a condizione di incorporare qualcosa dei genitori dentro se stesso.

Per Melanie Klein prima e Ernest Jones dopo, il complesso edipico con i suoi corollari affettivi e il Super-io, precedono di molto l'età in cui Freud li aveva collocati e li fanno  risalire al secondo anno di vita, se non addirittura al primo.

La paura della punizione e le altre fonti di angoscia, essenziali nella genesi del Super-Io non nascono interamente dalla situazione edipica, ma hanno origine più profonde e lontane.

Le ragioni di angoscia del bambino scaturiscono direttamente dal rapporto con la madre.

La formazione del Super-Io è un tentativo di salvezza dalle gravi angosce derivanti dal rapporto con il caregiver, introiettandolo e tentando di gestire le distruttive sensazioni connesse alla colpa e allo spettro della punizione. 

Questa introiezione ha un prezzo: l’Io del bambino rimane ostaggio del Super-Io che come un monarca sequestra le spinte vitali creative e si pone al centro del potere decisionale, stabilendo la sua sede nel corpo e nella mente del bambino.

L’autenticità dell'Io viene esiliata in regioni remote della mente. I due modi che rimangono all’Io per poter comunicare all’esterno sono: 

1) attraverso la ripetizione servile delle regole morali del Super-Io (adesione);

2) mascherandosi con il sadismo, il sarcasmo, il cinismo o il motto di spirito e segnalare un bisogno disperato di affetto attraverso gesti aggressivi (sabotaggio del Super-Io).