L'abitudine sotto la pelle

 


"L'abitudine a cui non poniamo resistenza
diventa necessità"
(Sant'Agostino) 




Le caratteristiche della struttura corporea sono espressioni di un adattamento all'ambiente e la variazione creativa all’esperienza di vita.

La storia familiare, esperienze varie e il senso di sé sono elementi di adattamento e di reazione attraverso un modellamento del pensiero, delle opinioni e del modo in cui l’individuo s’incarna (reazioni fisiche, movimento, postura, funzionamento neuro-vegetativo).

Proprio come gli schemi d’interazione familiare, di comportamento o del senso di se stessi diventano persistenti, anche il modo in cui si struttura la natura corporea diventa tanto abituale da sembrare parte delle ossa e delle fibre.

I processi naturali dell’assumere una posizione difensiva (trattenere il respiro, incurvare le spalle, inclinarsi per schivare un pericolo) costituiscono una parte dell’adattamento ai cambiamenti ambientali. 

Quello che era un processo di adattamento può diventare una struttura costante e fissa della postura corporea, segnalando che l’organismo percepisce costantemente la presenza di un pericolo.

I processi organici di adattamento e di variazione diventano strutture corporee fisse quando sono usate abitualmente, qualche volta perché l’ambiente lo richiede, più spesso perché il soggetto fissa un senso di sé attraverso quella specifica difesa.

Un bambino definisce se stesso come duro e corazzato, evitando il suo senso di debolezza, indurendo il torace e i muscoli pettorali, assumendo una postura rigida.

I terapeuti ad orientamento corporeo più esperti sanno che molto di ciò che appare fisso e convenuto nel corpo di una persona in realtà è piuttosto plastico e soggetto a cambiamento, quando si verificano le giuste condizioni. 

Se tali strutture apparentemente fisse possono essere modificate, allora forse esse sono state modellate e alterate a partire dalla struttura corporea più equilibrata e flessibile che tutti abbiamo in comune.

Chiamarle semplicemente abitudini non spiega bene il significato delle strutture corporee di adattamento.

Come fanno questi processi a diventare tanto abituali e predominanti da arrivare a essere strutturali?

Nell’esperienza generale dell’unità e integrità del corpo e di sé, quando parti del sé vengono rinnegate, sono gli aspetti corporei delle funzioni di contatto ad essere alienati dal proprio senso di sé.

È il processo di rinnegamento del sé corporeo (inibizione di movimenti, desensibilizzazione della neurocezione, sottrazione dell’Io all’esperienza corporea, espressione fisica incompleta) che si struttura nel tempo.

In questo senso la struttura corporea di adattamento ha in sé implicita la funzione di contatto rinnegata, il movimento o sentimento rinnegato e il processo attraverso il quale essa è stata rinnegata, cioè la tensione che la esclude dalla consapevolezza e dall’espressione.

Il Sé è stato suddiviso in parti ed è in conflitto con se stesso.

I conflitti emotivi più importanti per l’individuo, e dunque persistenti, diventano evidenti nel corpo sia a un livello strutturale che funzionale.