Frustrazione & Onnipotenza

 


"L'odio è l'amore frustrato"
(Thomas Merton)



La gang (Rosenfeld H., 1971; Steiner J., 1996) prima di essere una realtà sociale è un assetto psichico individuale di soddisfazione dei bisogni primari, attraverso fantasie narcisistiche onnipotenti con carattere distruttivo. 

La sua comparsa nell’economia delle soddisfazioni primarie, comporta che queste non implichino una dipendenza. 

In questo caso l’onnipotenza dell’assetto narcisistico distruttivo garantisce autonomia e potenza nel processo di soddisfazione dei bisogni narcisistici, negando ogni legame e relazione all'individuo.

Questa ricerca di autonomia, a costo anche della propria libertà, sembra essere la conseguenza di una ferita narcisistica. 

Le separazioni ripetute che l’individuo deve affrontare e fronteggiare segnano il senso di potenza personale, che ne viene invariabilmente ridotto. 

I bisogni rimangono intatti nella loro potente necessità ma le forze di soddisfazione sembrano non essere più all’altezza, visto che l’individuo si percepisce solo e scarico

La paura di un secondo rifiuto non permette di ritornare all’oggetto da cui si è stati obbligati a separarsi. 

Bisogna allearsi con qualche oggetto nuovo e molto potente, capace di soddisfare i bisogni in modo adeguato senza che nessuna richiesta venga in realtà formulata, evitando la possibilità di un altro rifiuto. 

Questa alleanza comporta il sacrificio di una verità, quella dei bisogni di relazione del soggetto. 

Egli si ritrova in un vortice di soddisfazioni gratuite, potenti e terrificanti, ma di fatto non incontra persone, ma solo oggetti pronti a soddisfarlo. 

Nessuno parla, nessuno chiede nulla, le interazioni si giocano tutte in un silenzioso implicito perverso. 

Ciò che accade è un continuo gesto eccitante e pericoloso che inchioda il soggetto alle sue azioni. Egli non può muoversi liberamente, dubitare o parlare. 

Il controllo su ciò che accade è costante e pressante da parte della gang

Ogni cosa fuori dal previsto potrebbe essere un tentativo di liberazione e fuga che la parte narcisistica onnipotente distruttiva potrebbe punire con la morte violenta o la mutilazione.

L’atmosfera di tensione è la forma di ricatto che la parte onnipotente (la parte dell’individuo che nega le relazioni e i contatti) applica alla parte bisognosa (la parte che deve raggiungere una soddisfazione) affinché questa non parli, ne si allontani. 

Nonostante i bisogni si siano alleati onnipotentemente con il narcisismo, rimane sempre il pericolo che questo inganno della negazione delle relazioni, possa essere smascherato.

Questo sistema perverso probabilmente nasce nel periodo autistico dell’auto-accudimento che ogni bambino si trova ad attraversare immediatamente dopo le prime micro-separazioni dalla madre. 

Una serie di eventi come un auto-accudimento particolarmente efficace o bisogni rimasti insoddisfatti dal contatto con la madre, o anche separazioni particolarmente violente e non attenuate da parziali riavvicinamenti, possono determinare un contratto silente tra i bisogni primari e il narcisismo onnipotente del bambino. 

In favore di questa alleanza ciascuna parte sacrifica qualcosa assicurandosi dei vantaggi. 

L’onnipotenza dell’individuo, servendo i bisogni, si assicura la legittimità ad esistere e una certa integrazione con la realtà dell’individuo, evitando una tirannia manifesta e una dissociazione con la realtà. 

L’affettività e i bisogni dell’individuo, utilizzando la grande carica e potenza del narcisismo onnipotente, si assicurano l'autonomia nel processo di soddisfazione.