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"Berlin: Portrait 01" di Erwin Olaf - 2012 |
"Un combattente che non sa arretrare
non può vincere,
un albero che non sa piegarsi
si spezza"
(Lao Tse)
Quando in
psicoterapia si riesce a liberare l’aggressività contenuta nell’armatura caratteriale
e muscolare, si libera l’angoscia. L’angoscia può essere trasformata in
aggressione, così come l’aggressione può essere trasformata in angoscia.
L’inibizione
dell’aggressione e l’armatura psichica vanno di pari passo con un tono
muscolare aumentato, spesso addirittura con una rigidità muscolare delle
estremità del corpo e del tronco.
I pazienti affettivamente
bloccati si rilassano in modo rigido. Se si dice loro di abbandonarsi volutamente,
la tensione muscolare è sostituita spesso da inquietudine. In altri casi i
pazienti eseguono involontariamente movimenti di diverso tipo la cui inibizione
provoca immediatamente sensazioni di apprensione.
Sàndor Ferenczi
cercò di costruire degli interventi tecnici attivi su questo tipo di
osservazioni. Egli scoprì che l’impedimento di reazioni muscolari croniche
aumenta l’ingorgo energetico. Wilhelm Reich sostenne che si tratta di qualche
cosa di più di semplici modifiche quantitative dell’eccitazione.
Si tratterebbe,
secondo Reich, di un’identità funzionale
fra armatura caratteriale e ipertonia muscolare o rigore muscolare. Ogni
aumento del tono muscolare verso la rigidità è un segno che un’eccitazione
vegetativa, l’angoscia o la sessualità sono state legate.
Se si
manifestano sensazioni genitali, parecchi pazienti riescono a eliminarle o
attenuarle con l’inquietudine motoria; è ciò che accade quando si elaborano
sensazioni di apprensione.
Molto spesso è
osservabile che lo stato di tensione muscolare è diverso prima e dopo lo scioglimento di una rimozione acuta. I pazienti il
più delle volte avvertono nella resistenza, cioè quando impediscono che un
pensiero o un moto pulsionale diventi conscio, una tensione al cranio, nelle
cosce, nei glutei e nella muscolatura del bacino. Se essi stessi riescono a
risolvere questa situazione o se è risolta dal terapeuta per mezzo di una
corretta interpretazione, si sentono improvvisamente distesi.
Ogni
rievocazione di un contenuto rimosso di una rappresentazione è accompagnata da
un senso di sollievo, che però non significa ancora la guarigione. Si tratta
solo di una scarica di energia psichica che precedentemente era legata.
La tensione e la
distensione psichiche non possono esistere senza una rappresentazione somatica,
perché la tensione e distensione sono stati bio-fisici, e noi abbiamo solo
apparentemente trasportato questi concetti nel campo psichico; ma non possiamo
parlare di trasferimento del contenuto fisiologico nel campo psichico, che non
intendiamo parlare di analogia, ma di un’identità reale: l’unità tra funzione
psichica e funzione fisica.
“Ogni nevrotico è muscolarmente distonico
e ogni guarigione si manifesta in modo diretto con un allentamento oppure un
rafforzamento dell’habitus muscolare. La rigidità muscolare si manifesta nella
goffaggine, nei movimenti non ritmici, in un’insufficiente mobilità mimica” (Reich W., Analisi del carattere, 1949).