Promemoria su tre aree di tensione del corpo

 




"Ogni donna è una ribelle, in violenta rivolta contro se stessa"
(Oscar Wilde)



Per riequilibrare le abitudini masochistiche di alcuni tipi di personalità è utile urlare.

Ma non tutti lo sanno fare a comando o si rifiutano di farlo difendendosi con sarcasmo.

Ad un esame anche solo visivo queste persone presentano una gola stretta o serrata che non lascia uscire il grido. I muscoli ai lati della gola sono rigidi e gonfi.

Si può scaricare la tensione e provocare un grido applicando una pressione a questi muscoli, più precisamente al muscolo scaleno anteriore ai due lati del collo.

Tuttavia non si liberano le tensioni presenti intorno alla bocca e alla gola che influiscono sulla produzione della voce. 

La voce quando è libera viene dalle viscere e questo canale di comunicazione può essere ristretto in tre aree in cui le tensioni croniche possono formare degli anelli di costrizione.

L’anello più superficiale può formarsi intorno alla bocca. Una bocca serrata o chiusa può bloccare efficacemente ogni comunicazione di sentimenti.

Il secondo anello di tensione si forma nell’articolazione del capo con il collo. È un’area critica perché rappresenta la zona di transizione dal controllo volontario al controllo involontario.

La faringe e la bocca sono sulla parte anteriore di questa zona, l’esofago e la trachea sulla parte posteriore. L’organismo ha un controllo cosciente su tutto ciò che è in bocca o nella faringe, può scegliere se ingoiarlo o sputarlo fuori.

Non si ha questa possibilità di scelta quando la sostanza passa oltre questa regione ed entra nell’esofago. L’importanza psicologica di questa zona è quella di mantenere l’integrità psicologica dell’organismo non ingoiando elementi inaccettabili o offensivi.

L’integrità psicologica dei bambini viene spesso violentata costringendoli a ingoiare cose che altrimenti rifiuterebbero. Tutti abbiamo dovuto ingoiare insulti, rifiuti o umiliazioni e molti sono stati costretti a rimangiarsi le proprie parole e convinzioni.

Questa costrizione alla base del collo interferisce con la respirazione in quanto restringe l’apertura in cui passa l’aria. Dunque contribuisce all’insorgere dell’ansia oltre a favorire un senso di claustrofobia dovuto alla ridotta motilità del collo.

Ma purtroppo l’individuo in queste condizioni trae anche dei vantaggi dall’anello di tensione al collo: la sua mandibola serrata gli fornisce un potente senso di determinazione.

Wilhelm Reich nel suo lavoro clinico ci teneva molto affinché i suoi pazienti facessero cadere la mandibola e nello stesso tempo spalancassero gli occhi, perché così potevano più facilmente far uscire l’urlo.

La terza area di tensione è situata all’articolazione fra collo e torace. L’anello di tensione che si sviluppa in questa regione è funzionale alle esigenze di orientamento dell'organismo e riguarda i muscoli scaleni anteriori, mediano e posteriore.

Questo anello protegge l’apertura che porta alla cavità cardiaca. Quando sono affetti da una contrazione cronica questi muscoli elevano e immobilizzano le costole superiori. Ciò interferisce con la respirazione e la produzione della voce, in particolare il registro di petto.