Appunti su un masochista in psicoterapia

 



"Il masochista esibisce sia la punizione che il fallimento.
Mostra la sua sottomissione ma anche la sua rivolta invincibile,
 provando che ottiene piacere malgrado la sofferenza. 
Non può essere spezzato dall’esterno, 
possiede una capacità infinita di sopportare la punizione, 
sapendo nel suo subcosciente che non potrà mai essere vinto"
(Theodor Reik)


Ai primi incontri di psicoterapia risulta gentile e delicato perché il paziente masochista non può sopportare una forte scarica emotiva.

Ma il suo stile garbato rivela subito la sua funzione di trattenimento e controllo degli impulsi violenti sottostanti.

"Il masochista trasferisce alla funzione genitale (comunicativa) una liberazione di tipo anale (contenitiva) che forma una curva piatta di eccitazione e di scarica energetica" (Reich)

Dietro questi comportamenti c’è il timore che una forte scarica energetica laceri le gravi tensioni causando un grande dolore.

Anche ad un’analisi superficiale il paziente masochista rivela una certa confusione nell’espressione delle sue emozioni, di cui egli stesso si lamenta.

Questo tipo di paziente soffre di un blocco nella capacità di esprimere un’idea o un sentimento e a dispetto di questa apparente goffaggine nell’espressione, il masochista è molto intelligente e sensibile.

La sua percezione e comprensione del comportamento altrui è penetrante e accurata, anche se ignora le forze che determinano la sua condotta.

La sua intelligenza è al servizio della sfiducia e svolge un ruolo diabolico nella sua vita.

Il masochista è consapevole dell’ambivalenza amore/odio che determina la sua condizione e ciò determina uno schiacciante senso di colpa e un Super-Io terrificante che lo tormenta.

Ogni impulso aggressivo, movimento o gesto mostrano l’ambivalenza, l’incertezza di questo tipo di carattere. Prima che un impulso si possa esprimere completamente, il paziente è raggiunto dal dubbio e dall’incertezza e sarà represso oppure trattenuto o spinto alla resistenza.

Solo un’analisi approfondita rivela la collera e il furore bloccati.

Nel carattere masochista c’è un senso di tensione interna e di angoscia e un forte bisogno di approvazione che limita i gesti di autonomia. L’analisi non potrebbe avere paziente più volenteroso ma anche quello che produce i più scarsi risultati.

Il paziente tende a riprodurre nel lavoro analitico quella palude stagnante che sente in se stesso.

L’analisi dei tratti comportamentali del masochista rivela che ha una tipica espressione di innocenza e di ingenuità; la forma degli occhi può assumere l’espressione di ingenua sorpresa, il sorriso è buono e gentile e nasconde un ghigno stupido o sprezzante, paura, disprezzo o un’espressione di disgusto.

Il carattere masochista presenta una muscolatura ipertrofizzata e una spiritualità ridotta, quasi che il sistema muscolare sopraffacesse il lato spirituale dell’organismo e lo stroncasse. Il masochista è legato alla terra e la sua aggressività è ridotta perché la muscolatura non ha funzione di movimento ma di presa.

Il masochista si aggrappa, cerca approvazione e reprime l’aggressività per paura che possa emergere la collera e il disgusto che si nascondono in profondità.