Modulo per il primo amore e l'onnipotenza

 



"Io ho bisogno che qualcuno abbia bisogno di me. 
Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile. 
Di una persona che si divori tutto il mio tempo libero, il mio ego, la mia attenzione. 
Qualcuno che dipenda da me. Una dipendenza reciproca. 
Come una medicina, che può farti bene e male al tempo stesso"
(Chuck Palahniuk)



Il Narcisismo Onnipotente Distruttivo descritto da John Steiner come una gang mafiosa interna nasce dall'intolleranza alla frustrazione che il bambino prova dopo la separazione, prima fisica e poi psichica, dalla madre. 

Chiuso nel suo egocentrismo, il narcisista assembla immagini che già conosce e non propone nulla di realmente nuovo. 

Il soggetto si nutre di mitologie passate e ambisce a una perfezione che nella sua esperienza appartiene alle cose che non sono più, cristallizzate nella leggenda e oggetto di adorazione.

La gang mafiosa interna assicura potere e piacere raggelando nel terrore le parti libere e creative della personalità. 

Tenderà a soddisfare i bisogni con immagini distorte di cose passate e gli oggetti del piacere saranno riedizioni molto simili a ciò che già partecipava alla simbiosi con la madre, prima della separazione. 

L’intero assetto del piacere dell’individuo acquisisce un carattere incestuoso, perverso, sadico e pieno di rabbia, nata dall'intolleranza alla frustrazione.

L’individuo dopo la separazione dall’unità simbiotica ha provato e trattenuto paura e frustrazione. 

Per liberarsene le proietta negli oggetti che utilizza per il suo piacere. 

Il rapporto con questi oggetti è aggressivo e le relazioni che instaura seguono un progetto vendicativo: un'opera di risarcimento per la sofferenza che la prima separazione ha comportato.

La particolare caratteristica di questo tipo di narcisismo di essere vissuto come una gang mafiosa, quindi con una formazione gruppale e segreta, rivela l'origine paranoica di questo tipo di funzionamento della psiche. 

Gli oggetti persecutori infantili caotici e pericolosi nel tempo si organizzano e acquisiscono un carattere strutturato e istituzionale fondato sulla regola della violenza.

I Narcisisti Onnipotenti Distruttivi più raffinati celano la gang sotto un velo di lamentela continua verso le inefficienze altrui.

Questa condizione narcisistica onnipotente distruttiva, nella psicoterapia, può appartenere al paziente e al terapeuta. 

Quest’ultimo può non aver sufficientemente elaborato il suo narcisismo e il rapporto con le separazioni tanto che, un cliente che gli porta questi temi, risveglia una reazione difensiva narcisistica. 

Steiner la descrive come una condizione analitica molto frequente quando si lavora con pazienti psicotici che presentano un’organizzazione onnipotente distruttiva del proprio narcisismo:

"Spesso la situazione corrisponde al conflitto in cui si trova un bambino in una famiglia perversa: ne fanno parte sia l’analista che il paziente e la struttura di base è resa rigida dai ruoli che ciascuno è costretto a recitare. 
Pur in questa rigidità, i ruoli sono talvolta intercambiabili e il paziente si vede come una vittima o come un persecutore, con l’analista nel ruolo opposto"  

Uno degli scopi di questo atteggiamento è mantenere le relazioni in una condizione di forte attrito emotivo, intenso e coinvolgente. Una forma particolare di trappola relazionale che possa dare la sensazione di trovarsi ancora nella simbiosi prenatale.