"Solo attualizzando lo psichico lo si può indagare,
perché esso è sempre qualitativamente specifico"
(Karl Jaspers)
"Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso,
lavorare insieme è un successo"
(Henry Ford)
Nel passaggio dallo stato di Natura a quello di Cultura ha avuto un ruolo primario l'esistenza di un gruppo strutturato che sostituisse l'organizzazione al caso, in modo che fosse assicurato il controllo e la ripartizione di beni.
La regolamentazione dei legami nel gruppo esige che i desideri siano canalizzati o repressi.
L'istituzione deve produrre e far regnare l’ordine e il controllo per effettuare il passaggio dalla natura caotica alla cultura organizzata (Kaes).
La dimensione culturale interessa i sistemi di rappresentazione e d'interpretazione che organizzano la formazione del senso dell'istituzione.
Riguardano i significati condivisi in quanto partecipano di credenze comuni ed esprimono dei valori e delle norme che contribuiscono a definire l'identità dell'istituzione e i punti di riferimento dei suoi membri.
L'istituzione mobilita nei suoi soggetti funzioni e processi psichici, li canalizza, li controlla e li domina. Queste mobilitazioni hanno un effetto organizzatore della realtà psichica dell’istituzione.
L'istituzione svolge funzioni psichiche fondamentali, tra cui quelle di proporre possibilità di realizzare delle mete e il compimento parziale di scenari emotivi personali.
Essa permette anche la realizzazione simbolica dell'affiliazione e dell'appartenenza a un insieme, della continuità narcisistica e della partecipazione a ideali comuni.
L'istituzione impone ai suoi soggetti un'esigenza di lavoro psichico sulle formazioni e i processi del legame istituzionale: l'istituzione come oggetto, i membri dell'istituzione, i loro legami.
L'economia psichica dell'istituzione si caratterizza per un sistema di tensione tra la struttura, che riguarda l’aspetto di continuità rassicurante e la circolazione di affetti e dinamiche personali che le conferisce una fisionomia energetica predisposta alle trasformazioni (Pinel).
Questo sistema di tensione, sempre precario, è stato assimilato all'oscillazione tra la mania e la depressione (Freud, 1921).
Le istituzioni sono attraversate da movimenti di oscillazione che si traducono in congiunzioni e disgiunzioni, associazioni e dissociazioni (Kaes).
L'istituzione realizza un assemblaggio di registri (psichico, emotivo, sociale, gruppale) e di logiche (emotiva, individuale, gruppale, sociale).
Collocandosi all'incrocio tra il dentro e il fuori, segnalando i rapporti del singolare con il plurale, intra e intersoggettivo, l'istituzione è un'istanza sensibile agli effetti dello slegamento delle relazioni.
Che si manifesti attraverso una deregolazione parziale o un disinvestimento globale e una messa in crisi, la deregolazione dei legami istituzionali si accompagna spesso a una sofferenza psichica che affligge le persone e i gruppi che compongono l'insieme istituito.
Ogni legame è un incontro istituzionalizzato, è Natura che diventa Cultura. Luogo di progetti, alleanze e rassicurazioni, ma anche groviglio di proiezioni, dinamiche psichiche e dolorose frustrazioni.