"Nella vita matrimoniale l'affetto nasce quando i coniugi
assolutamente si detestano"
(Oscar Wilde)
"Provo per te un affetto senza fine, un affetto impensabile.
E' un'angoscia avere in sé un affetto così immenso"
(Ingmar Bergman)
La persona nevrotica è ascetica o accede al piacere sessuale solo attraverso i sensi di colpa.
Il suo Io subisce una doppia pressione: da una parte la libido ingorgata da una continua insoddisfazione e dall’altra la brutalità dei comandi del Super-Io.
L’Io nevrotico è intimamente ostile alla libido e servile verso il Super-Io, ma si comporta in modo opposto, cioè giocherella con la libido e si ribella contro il Super-Io.
Si comporta cioè come un rivoluzionario intimamente vigliacco.
Ne deriva che la persona percepisce le proprie azioni come irreali, bugiarde o irrilevanti.
La sessualità (ammesso che non sia stata completamente rimossa) è prevalentemente di carattere infantile; la sua espressione ha assunto una qualità anale e sadica: l’atto sessuale è qualcosa di sporco, crudele e intensamente eccitante.
L’aggressività è ancorata all’armatura caratteriale e al Super-Io quindi le realizzazioni sociali di un Io nevrotico sono difettose.
L’Io è bloccato nella dinamica conflittuale piacere/dispiacere (blocco affettivo), spesso riesce ad accedere solo al dispiacere e altrettanto spesso il poco piacere che prova si trasforma molto presto in dispiacere.
L’armatura dell’Io nevrotico è rigida, la struttura corporea lo rivela ad una prima occhiata, le comunicazioni esterne sono difettose, sia dal punto di vista oggettuale-libidinoso che da quello aggressivo e continuamente controllate dalla censura narcisistica.
Questo tipo di persona ha una pronunciata debolezza nell’analisi di realtà.
I rapporti con il mondo esterno sono innaturali, mancano di vitalità e sono contraddittori; in nessun caso si manifesta un’armonica partecipazione della personalità agli eventi sociali.
Manca la capacità di un’esperienza completa. Mentre il carattere genitale è in grado di modificare, rafforzare o attenuare i suoi meccanismi di protezione, l’Io nevrotico è completamente in balia dei meccanismi di difesa del suo carattere, che agiscono inconsciamente nella rimozione; non potrebbe fare diversamente, anche se volesse.
Vorrebbe essere allegro o arrabbiato, ma non ne è capace.
Non è in grado di amare intensamente perché la sua sessualità è rimossa e non è in grado di odiare adeguatamente perché il suo Io non si sente all’altezza dell’enorme risentimento che si è accumulato nel tempo, per cui è costretto a rimuoverlo.
Quando produce amore o odio le sue reazioni non corrispondono al reale stato delle cose.
La rigidità della sua armatura non gli consente di aprirsi all’esperienza, così come gli impedisce di chiudersi completamente contro altre esperienze quando sarebbe giustificato farlo.
"L’individuo con un Io nevrotico anche se non è astinente o disturbato, durante le azioni preparatorie dell’atto sessuale non riesce a raggiungere un soddisfacimento, ed è così infastidito per la sua incapacità di abbandonarsi, che l’intera economia della libido ne viene influenzata." (Reich W.)