Movimenti di un corpo dentro una relazione

 

"Nei rapporti umani è spesso necessaria 
una benevola dissimulazione,
come se non scorgessimo i motivi del loro agire"
(Nietzsche)

"Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza,
l'avvocato lo vede in tutta la sua cattiveria,
il teologo in tutta la sua stupidità"
(Schopenhauer)



Il corpo umano eretto è sempre pronto per movimenti di traslazione (spostamento senza rotazione) e agisce con una libertà a 360° sull'asse verticale. 

Il principio di sopravvivenza è poter agire con preavviso minimo e con prontezza di risposta allo stimolo. L'organismo deve essere tenuto in una configurazione di massima energia potenziale.  

Paragonato a quello degli altri animali il corpo umano è dotato di una postura dinamica, un continuo aggiustamento della configurazione ideale dell'equilibrio instabile. 

Il portamento eretto è assicurato non dalla stabilità statica, ma dalla facilità di aggiustamento dinamico alla posizione di massima energia potenziale. 

Quando la postura è al meglio questi adattamenti richiedono un dispendio di energia minimo e la rotazione attorno all'asse verticale è rapida e facile. 

Tutte le direzioni sono perciò normalmente accessibili alla necessità umana e l'attività è uniformemente distribuita su tutto l'angolo che insiste sull'asse verticale. 

L'equilibrio instabile è uno stato dinamico a cui l'intero sistema ritorna continuamente per compiere ogni nuovo movimento e attraverso il quale ritorna ogni volta. 

L'equilibrio instabile è un centro da cui passa per prendere le proprie coordinate e in cui riaggiusta tutti gli strumenti sensibili alla gravità, allo scopo di migliorare la sua relazione con lo spazio e migliorare la concatenazione temporale del movimento.

Nel procedere del proprio sviluppo l'individuo si trova immerso in relazioni dalle quali dipende la sua sopravvivenza, soprattutto relazioni con le proprie figure di accudimento. 

Il bambino agisce in queste relazioni attraverso il corpo e reagisce ad esse attraverso una strutturazione personalizzata delle funzioni vitali (scheletriche, muscolari, vegetative, cognitive). 

Il processo di attunement nella coppia madre-bambino consiste in una sintonizzazione nella quale la madre coglie dei segni del bambino (lallazione, pianto, movimenti, ecc.) e li riproduce trans-modalmente

Il termine trans-modale mette in luce come una modalità sensoriale, ad esempio quella sonoro-uditiva del bambino (lallazione, pianto, vocalismi, ecc.), venga riprodotta, ad esempio, nel registro sensoriale motorio della madre.

Il bambino vede un giocattolo e sforzandosi di raggiungerlo emette dei suoni. La madre lo guarda e a sua volta è guardata dal figlio, muove il proprio corpo in estensione (registro sensoriale motorio) con un'intensità, un tempo e un ritmo analoghi alle vocalizzazioni (registro sonoro-uditivo) del bambino. 

"Analogamente una motricità del bambino può essere trasposta in un suono emesso dalla madre. In questo modo si stabilisce un dialogo tra madre e bambino." (Stern)   

Il procedere delle relazioni coincide con l'avanzare delle rappresentazioni mentali del bambino, dei simboli che organizzano queste rappresentazioni e dello sviluppo scheletrico-muscolare-vegetativo.

Minore sarà l'influsso e il condizionamento sul naturale sviluppo delle funzioni vitali, più ampio sarà il senso di realtà che l'individuo riuscirà a ottenere da esse. 

La progressiva stabilità della stazione eretta del bambino gli permette una maggiore motilità in virtù della diminuzione del momento di inerzia. 

Ciò gli consente la liberazione degli arti superiori dalla loro subordinazione alle funzioni di supporto e locomozione (nella posizione carponi).

La differenziazione della struttura corporea in termini di carica e scarica è estesa agli arti. 
Tutta la metà superiore può essere ora destinata alla funzione di carica dell'energia. 

La scarica energetica diventa ancor più specializzata quale funzione della metà inferiore del corpo, poiché questa metà assumerà l'importante funzione del movimento dell'organismo nello spazio. 

Questo sviluppo del principio della realtà è esso stesso il prodotto di un nuovo e più alto livello della funzione energetica. 

Il grande investimento energetico che l'uomo ha fatto sul linguaggio ha contribuito alla verticalizzazione del corpo, al coinvolgimento sociale decisivo dello sguardo e all'arretramento dell'importanza dell'olfatto nell'ingaggio sociale.

"Il rapporto energia/massa è così grande nell'organismo umano da consentire a tutta l'estremità frontale dell'organismo di sollevarsi dal suolo, e tale da rendere possibili le differenziazioni, le specializzazioni e il controllo che identifichiamo con l'essere umano." (Lowen)