"Se c'è un essere supremo, deve essere pazzo"
(Marlene Dietrich)
Per favore non pronunciare la parola speranza, sto cercando di essere immune alla sua trappola. La trappola nata dalla vendetta di un Dio verso gli uomini.
Ma facciamo un passo indietro....
C’era una volta un posto incantato dove vivevano Zeus e Era: l’Olimpo.
Un bel giorno Era partorisce cinque coppie di gemelli e il posto incantato non fu mai più così incantevole.
Tra tutti questi bambini si vocifera che Prometeo (colui che riflette prima) non è figlio di Zeus ma di un gigante, Eurimedonte che ha violentato Era.
I fratelli di Prometeo, tra cui Epimeteo (colui che riflette dopo) sono presi dall’avidità e dal potere personale. Zeus li punisce tutti, escluso Prometeo che si schiera dalla sua parte e viene ricompensato con il libero accesso all’Olimpo.
Questo privilegio gli permette di assistere alla nascita di Atena dalla testa di Zeus e ricevere l’incarico di forgiare l’uomo.
Ma gli uomini, su una terra senza fuoco, muoiono come esiliati e allora Prometeo, con la complicità di Atena, ruba il fuoco dall’Olimpo.
Prometeo ha forgiato il primo uomo impastandolo con terra e pioggia, gli ha infuso astuzia, timidezza, forza, fierezza, ambizione e lo anima col fuoco divino.
Ma il fuoco è privilegio degli Dei e la collera di Zeus riserva a Prometeo un castigo: essere incatenato sul Caucaso e fargli divorare il fegato da un’aquila, fegato che ricresce ogni notte.
Zeus invia anche un dono infido agli uomini: la prima donna.
Per vendicarsi di Prometeo, il titano che ha donato il fuoco agli uomini rubandolo a Zeus, il Re degli Dei decide di regalare Pandora agli uomini.
Si tratta di una vendetta perché Pandora, resa bellissima da Afrodite, a cui Era ha insegnato le arti e Apollo la musica e che è stata resa viva da Atena, è destinata a portare la perdizione al genere umano.
Secondo le opere di Esiodo, il vaso (pithos) o forse uno scrigno, è un dono fatto a Pandora da Zeus, che le ha ordinato di non aprirlo.
Il vaso, che avrebbe dovuto essere pieno di grano, contiene invece i mali che affliggono l’uomo e che sono fino a quel momento separati da lui.
Pandora, che ha ricevuto da Ermes il dono della curiosità, non tarda a scoperchiarlo liberando tutti i mali del mondo e cioè gli spiriti della vecchiaia, della gelosia, della malattia, della pazzia e del vizio.
Sul fondo del vaso rimane solo lo spirito della speranza (elpis) che non fa in tempo a uscire prima che il vaso venga richiuso.
Dopo l’apertura del vaso il mondo diventa un luogo desolato e inospitale, simile a un deserto, finché Pandora non riapre il vaso e fa uscire la speranza, da quel momento in poi il mondo riprende a vivere.
La teodicea greca assegna alla curiosità femminile la responsabilità di aver reso dolorosa la vita dell’uomo.
Epimeteo, fratello di Prometeo viene incaricato da Zeus di punire Pandora per aver trasgredito a un suo ordine, ma non ci riesce e così egli stesso viene punito con l’obbligo di sposarla.