Osso sacro, psoas profano

 




"Non confondere movimento e progresso,
un cavallo a dondolo continua a muoversi
ma non fa alcun progresso"
(Alfred Armand Montapert)



"In gamba"; "Occhio!"; "Schiena dritta"; "Testa alta"; "Avere lo stomaco..." sono parole e immagini, posture, significati e metafore. 

Sono interi scenari dell'esperienza umana e l'esperienza viene dal corpo.

L'ileopsoas è uno dei muscoli interni dell'anca. Ha origine lungo il tratto lombare superiore e procede lungo la superficie anteriore delle vertebre lombari.

La sua origine si trova molto vicina alle due linguette del diaframma chiamate pilastri. Per questa contiguità lo psoas coinvolge lo schema respiratorio.

Il tendine dello psoas s’inserisce nella testa dell’osso della coscia, nel piccolo trocantere del femore. Ciò costituisce un ponte tra la parte superiore del corpo e le gambe.

La stretta vicinanza del diaframma all’origine dello psoas implica che, se la funzione di quest’ultima è imperfetta, ciò si riflette sul diaframma e sulla gabbia toracica di cui il diaframma costituisce la base pieghevole e plastica.

In un corpo sano, durante la flessione, lo psoas dovrebbe estendersi e ritrarsi verso la colonna. Uno psoas sano è una parte importante del reticolato di sostegno che mantiene il giusto spazio tra le vertebre lombari. 

Mantenendo una distanza adeguata tra le singole vertebre, questo sostegno pre-vertebrale garantisce la lunghezza complessiva del tratto lombare. 

Quando lo psoas funziona secondo lo schema normale, allungandosi a ogni movimento di flessione, le vertebre lombari non scivolano nella compressione e nell’allineamento sbagliato che dà inizio alle lombalgie. 

Lo scivolamento in avanti del bacino implica uno psoas inefficiente.

Secondo la visione di Ida Rolf, lo psoas determina la posizione dell'intero sistema scheletrico.

Il plesso lombare è un plesso spinale incassato nello psoas, che consente la comunicazione tra il plesso lombare e i nervi spinali emergenti dalla spina dorsale nei punti in cui lo psoas s’inserisce (L1; 2; 3). 

Le connessioni tra il plesso lombare e il sistema autonomo neurovegetativo sono ampie e profonde.

Una limitazione nel movimento o altre interferenze meccaniche nello psoas, influenzano il livello metabolico generale, poiché è controllato dal sistema vegetativo autonomo.

Il tronco simpatico del sistema nervoso autonomo si trova lungo tutta la superficie antero-laterale della spina dorsale. Forma una serie di gangli, centri che integrano elementi nervosi associati. 

Il grande plesso solare, sede del maggiore dei gangli, è chiamato anche cervello addominale. Si trova nel punto in cui lo psoas e il diaframma si affiancano.

Una debolezza strutturale o un’insufficienza metabolica dello psoas influenza i plessi autonomi.

Se lo psoas è inadeguato, lo scambio nutrizionale al livello locale e il tasso metabolico nel tratto digestivo inferiore (eliminazione di base e assorbimento del cibo) sono intralciati. 

Il messaggio inviato dal comune disturbo della costipazione mette in guardia sulla condizione dello psoas e della struttura lombare.

"Uno stato di buona salute del plesso lombare e dei gangli autonomi adiacenti è fondamentale per il benessere del corpo. 
Contribuisce, tramite l’apporto nervoso, al buon funzionamento dei reni e delle ghiandole surrenali ed assicura un efficiente metabolismo al sistema riproduttivo" (Rolf)

Il desiderio e la volontà di vivere la realtà sono collegati alla quantità di energia vitale che attraversa l’area dell’osso sacro.

Quest’area consente all’energia terrestre di raggiungere le altre aree energetiche vitali del corpo.

"L’articolazione lombo-sacrale è la sede dell’anima umana" (Rolf)

Attraverso questo punto l’energia della terra entra nel corpo, viene mescolata con quella assorbita dalla parte alta del busto e si trasforma in frequenze intermedie per essere distribuita ai centri energetici corporei mediante il midollo spinale.

Quando l’energia fluisce liberamente attraverso il sacro, la persona gode del mondo materiale, vive in armonia con la terra e con i cicli naturali di contrazione e rilassamento.

Un equilibrio dell’area sacrale permette di sentire i piedi ben stabili e di avere un’esistenza fisica soddisfacente e stabile.

La frequenza di energia assorbita da questa parte del corpo è fra le più basse del corpo. 

Viene rappresentata come di colore rosso, è intensa e si concentra in strutture fisiche di alta densità come le ossa, i muscoli, la colonna vertebrale, le unghie, i denti, nel midollo osseo e nella produzione di sangue.

Gli organi collegati a quest’area sono i reni, gli ureteri e le ghiandole surrenali.

La produzione di ormoni come l’adrenalina, la noradrenalina e i corticosticoidi è la manifestazione biochimica della sopravvivenza nei momenti di pericolo. 

La vitamina D (reni) è la manifestazione della trasformazione energetica operata per rafforzare le strutture ossee, i denti e le unghie.

La produzione di eritropoietina (reni) è il mezzo con il quale l’energia viene trasferita al midollo osseo per produrre le cellule sanguigne.

La mancanza di energia dei reni porta quindi all’anemia. La diminuzione di energia trasferita alle ossa attraverso la vitamina D indebolisce la formazione ossea e porta alla demineralizzazione (perdita di calcio e fosforo).

Se il sacro non è bilanciato la quantità di energia assorbita sarà scarsa e la persona si sentirà poco sicura degli aspetti materiali della vita, i pensieri e le azioni saranno indirizzati principalmente alla ricerca di questa sicurezza materiale che diventerà uno scopo della vita. 

L’individuo si sentirà continuamente insicuro e insoddisfatto.

Una persona in queste condizioni avrà difficoltà a dare e ricevere, malgrado il sentimento di mancanza interiore.

Nei bambini e nei ragazzi una continua mancanza materiale, che per gli adulti potrebbe sembrare lieve o minima, può portare a una disfunzione dell’area sacrale. 

Il centro energetico potrebbe risultare attivo ma troppo avido di energia poiché questa è stata consumata in maniera eccessiva.

Le persone che hanno vissuto durante l’adolescenza un conflitto per mancanza materiale, provengono probabilmente da un’infanzia nella quale la materia gli è stata negata dai genitori senza un’adeguata giustificazione razionale. 

In questo modo il bambino vive un conflitto e proverà sensi di mancanza che si trasformeranno in esperienze di vuoto interiore in età adulta.

"Le persone che hanno un disequilibrio energetico nell’area sacrale passano fra gli altri senza essere viste. Hanno la testa tra le nuvole, sono molto sensibili, si spaventano facilmente e vivono continuamente stressati e con un senso d’insicurezza" (Butto)