L'inconscio materno è la prima realtà

 





"L'esperienza è una maestra difficile, prima ti fa l'esame e poi ti spiega la lezione"
(Oscar Wilde)



La persona emerge dalle relazioni. Il Sé è fatto di una serie di strati di elaborazione neurale che si sviluppano dal basso verso l’alto nel corso della crescita.

I primi sistemi di sensazioni corporee interne sono seguiti dai sistemi senso-motori, arricchiti da elaborazione cognitiva ed emozionale e successivamente completati da idee astratte e credenze.

Tutti questi sistemi si sviluppano nel contesto delle relazioni e quest’esperienza multi-stratificata è inscritta in una storia di vita e prende il nome di "Io".

"Dato che il Sé non può essere localizzato in un’area definita del cervello, l’esperienza del Sé è probabilmente una funzione emergente di sistemi multipli di memoria implicita ed esplicita" (Greenwald, Banaji)

La funzione emergente nasce nelle relazioni precoci che modellano i diversi strati di funzioni a preferenza emisferica destra, quando la corteccia cerebrale conclude il suo primo periodo critico.

Questa preferenza è il fondamento della dominanza dell’emisfero destro sull’emozione negativa, sull’elaborazione inconscia, sulla regolazione affettiva e riflette due verità psichiche:

1) L’inconscio della madre è la prima realtà dell’individuo;
2) La persona si fonda ed emerge dalla coppia genitoriale (reale o come fantasia della madre).

Alcune ricerche indicano che l’insula e la corteccia cingolata anteriore sono implicate nello sviluppo precoce e nella continua organizzazione del Sé.

Entrambe elaborano l’informazione nell’interfaccia della corteccia e del sistema limbico, coordinando pensiero ed emozione con l’esperienza corporea.

Poiché sono le parti della corteccia che si sviluppano per prime, hanno periodi sensibili all’inizio della vita, si sviluppano nel contesto di un intenso accudimento genitoriale e vengono scolpite dalle esperienze relazionali.

Quando le cure genitoriali includono sintonizzazione emotiva, capacità di riflettere su di sé e di condividere stati mentali, i figli imparano a essere più consapevoli di se stessi e inseriscono questa consapevolezza nelle narrativa privata su se stessi e sul mondo.

"La dimensione dell’insula anteriore destra è correlata con la propensione a sperimentare emozioni di sicurezza. 
L’attaccamento sicuro, la capacità di fare riferimento ai propri sistemi interni, di parlarne e perfino la curiosità dei genitori rispetto a ciò che il bambino prova, tutto questo stimola lo sviluppo e la connettività delle reti neurali in tutto il cervello. 
Questa integrazione permette un’aumentata coscienza degli stati interni, una congrua regolazione emotiva e una migliore capacità di conseguire stati condivisi di coscienza" (Cozolino)