La frustrazione e la fiducia

 



"Ama tutti, credi a pochi e non fare del male a nessuno"
(William Shakespeare)


La vergogna provoca una vasocostrizione della pelle e delle mucose del corpo.

Questo effetto neurovegetativo comporta che il sentimento della vergogna venga percepito inconsciamente come una sensazione di freddo che l’ego non riesce a tollerare, gestire e compensare autonomamente.

Gli individui narcisisticamente disturbati spesso non riescono a sentire il calore o a conservarlo, essi dipendono dagli altri per il calore emotivo e quello fisico.

La loro pelle tende a essere poco vascolarizzata e sono sensibili a ogni abbassamento di temperatura.

L’idealizzazione Super-egoica è un’esperienza di equilibrio narcisistico indisturbato.

L’equilibrio si fonda sulla completa, assoluta e appagante soddisfazione dei bisogni dell’ego.

Durante l’infanzia la prontezza delle cure materne evita al bambino ritardi traumatici nel ristabilire l’equilibrio narcisistico quando questo viene disturbato.

La via d’uscita dal claustrofobico e potente universo narcisistico/simbiotico che ingloba madre e bambino, dipende dal margine d’imperfezione del flusso di cure.

Nella sua azione di cura la madre rimane parziale non saturando le variabili relazionali del campo interattivo, essa coltiva la fiducia verso il proprio bambino nella sua capacità di sopravvivere alla frustrazione derivante da una non-saturazione delle sue aspettative.

La capacità di tolleranza del bambino di questa misura d’imperfezione, promuove una graduale modifica dell'aspettativa illimitata e della perfezione del narcisismo primario.

Parziali interruzioni di flusso del calore emotivo e corporeo, che Kohut (1971) chiama frustrazione ottimale, nella quale la momentanea estromissione del bambino dalla simbiosi con la madre non viene percepita come colpevolizzazione e rifiuto, permettono al bambino di non avvertire un senso d’inferiorità e rispondervi con un inspessimento delle difese narcisistiche.

La frustrazione ottimale favorisce nel bambino la formazione di sistemi psichici dedicati all’elaborazione della frustrazione che diverranno capaci di calmarlo, di fargli tollerare la momentanee alterazioni dell’equilibrio narcisistico, della temperatura corporea e dello stato di tensione emotiva.

La formazione di queste strutture psichiche sostengono l’Io e i processi viscerali vegetativi nella capacità di accedere alle risorse riparatrici e rigeneratrici che il corpo e la sua estensione psichica (la mente) già posseggono, ma che hanno bisogno di svilupparsi attraverso l’esperienza della fiducia.