Mammina cara

 




"A casa nostra abbiamo tutti il proprio letto, solo papà deve dormire dalla mamma
(Lotte Verbeek)

"Ogni donna diventa come sua madre, questa è la sua tragedia. 
Nessun uomo diventa come sua madre, questa è la sua tragedia
(Oscar Wilde)



La persona masochista non si lamenta tanto di sentimenti di vuoto interiore quanto piuttosto della sensazione di stare per esplodere, di sentire una pressione interna crescente e dell’incapacità di liberare la tensione accumulata.

Spesso la persona masochista non mostra segni di privazione affettiva. 

La figlia masochista sente di essere stata amata dalla madre, ma è il modo in cui l’amore è stato espresso a creare il disturbo, non la sua mancanza.

Soffocante è il termine adatto per descrivere la madre della persona masochista.

L’Io della masochista è schiacciato, serrato in una morsa: all’estremità superiore del corpo c'è il sentimento forzato e all’estremità inferiore c'è l’imposizione di una rigida educazione all’igiene personale.

La bambina reagisce a queste pressioni: piange, lotta, si ritira; con lo sguardo, con i gesti, con il movimento chiede alla madre compassione e comprensione.

Quest’appello ai sentimenti materni di tenerezza viene ignorato con la scusa che la mamma sa cos’è meglio, o che agisce per il bene della bambina.

"La negazione dei bisogni spirituali uniti all’esaltazione dei bisogni materiali del bambino produce il masochismo" (Reich)

Viene repressa la crescente indipendenza del giovane organismo, dell’Io in fase di sviluppo. 

La repressione non assume la forma di un’aperta ostilità; opera mascherandosi sotto un’eccessiva attenzione, un’eccessiva protezione, un’eccessiva sollecitudine.

Se necessario la madre ricorre alle misure forti, ai rimproveri e alle punizioni; fa appello all’amore della bambina per la madre e, infine, la minaccia di privarla del suo amore se non obbedisce. 

Quando si ottiene la sottomissione la masochista diventa una brava bambina.

Si determina così uno stato di terribile confusione per la bambina: i suoi sentimenti di tenerezza sono chiamati a bloccare la sua aggressività e la sua aggressività bloccata impedisce l’espressione della tenerezza.

In nessun’altra struttura caratteriale l’ambivalenza è così acuta e il conflitto interno così forte.

Nello sviluppo di questa struttura caratteriale, il sistema muscolare della bambina in crescita abbandona la naturale funzione di movimento e assume la funzione nevrotica di presa

I muscoli si sviluppano eccessivamente per trattenere gli impulsi negativi e per controllare quelli naturali.

L’alimentazione forzata tende a provocare il vomito, che viene trattenuto e si instaurano così gravi tensioni nel collo e nella gola. 

L’insistenza prematura sull’igiene costringe la bambina a impiegare il muscolo elevatore dell’ano, i muscoli dei glutei e i tendini per ottenere un controllo anale, poiché gli sfinteri esterni non sono ancora sotto il controllo volontario.

"Le gravi tensioni muscolari nel cingolo scapolare trattengono l’odio e la rabbia contro la madre. 
Mentre il masochismo si sviluppa da pratiche iniziate nel secondo anno di vita, solo più tardi la struttura masochista assume la sua forma definitiva. 
C’è generalmente un periodo intermedio di lotta, di accessi di collera e di ribellione, e solo quando questa resistenza cede completamente la struttura masochista si cristallizza, di solito dopo la pubertà" (Reich)