"Quando non si fa nulla ci si rende responsabili di tutto" (Jean Paul Sartre)
"Invecchiamo più attraverso l'indolenza che attraverso l'età" (Cristina di Svezia)
Esiste uno stato emotivo che simula una tranquilla serenità. Non sono poche le persone che lo scambiano per il punto di arrivo di un percorso di maturazione.
In realtà si tratta di una forma difensiva basata sul raffreddamento emotivo e sul distacco dal coinvolgimento con gli altri.
La persona che si trova a vivere un simile stato potrebbe essere completamente all’oscuro del fatto che la sua apparente serenità è uno schermo difensivo paranoico dalle emozioni.
L'esperienza emotiva è vissuta come persecutoria.
Ciò che l’individuo inconsciamente cerca di sopprimere è il desiderio di coinvolgimento e l’eventuale dipendenza da una qualche situazione o dalle persone.
Percepire il proprio desiderio e il legame che questo comporta è associato a profonde angosce di rifiuto, solitudine e a fantasie di morte.
Sentirsi bisognosi, emozionati e mossi da qualche desiderio equivale a correre un grande rischio di sopravvivenza e l’individuo risponde diventando paranoico, associando la percezione emotiva con il percepire un persecutore.
Ma anche vivere nella paranoia equivale ad ammettere che esiste un qualche legame con l’ambiente circostante, per cui anche quest’emozione viene soppressa e la persona si raffredda, si distacca e ogni emozione viene sepolta sotto uno strato di distante benevolenza che nessuno potrà mai giudicare.
In questo modo si diventa schizoidi, cioè tendenti all’isolamento con oscillazioni tra indifferenza affettiva e ipersensibilità.
L’individuo schizoide non ha relazioni strette, preferisce non avere amici intimi o confidenti ai quali dover raccontare le sue cose e attraverso i quali dover sviscerare le proprie esperienze, sondando emozioni e riflessioni.
Preferisce attività solitarie, ripetitive, garantite dall’esperienza nella loro qualità e nel grado della loro sicurezza.
Prova piacere in poche attività e anche il sesso non è particolarmente desiderato, perché è un’attività che espone al contatto e a un certo grado di abbandono alle sensazioni viscerali.
L’esperienza sessuale potrebbe poi mettere a rischio il sistema di sicurezza che permette all’individuo di non sentire il proprio desiderio di calore e intimità.
La forza del contatto sessualizzato potrebbe sciogliere le resistenze e svegliare le gravi angosce sepolte lì sotto.
Il comportamento sociale dell’individuo schizoide è riconoscibile per la sua aria impassibile, controllata, magnanima, a volte austera.
L’obiettivo è di non emozionarsi e non permettere a nessun evento esterno di scuotere un equilibrio esibito e solo apparente, fondato in verità su una siderale distanza che il soggetto ha messo tra pensiero ed emozione e tra sé e gli altri.