"Il futuro non è più quello di una volta" (Mark Strand)
"Quando sento il peso dell'identità vado al supermercato" (Diego De Silva)
Da un’osservazione generale delle persone è sempre più probabile imbattersi in un tipo d’individuo con caratteristiche che, fino a qualche decina di anni fa, erano presenti solo in una casistica psicodiagnostica.
Queste caratteristiche stanno diventando così comuni che questo tipo d’individuo non è più classificabile, come in precedenza, nella tipologia schizoide/borderline, ma semplicemente come un individuo a noi contemporaneo e tipico del terzo millennio.
La persona contemporanea lamenta l’incapacità di entrare in contatto con gli altri e trova molto difficile mantenere qualsiasi rapporto affettuoso e stabile.
Nel caso in cui riesca affettivamente a entrare in rapporto con qualcuno, s’instaura rapidamente un’intensa dipendenza che dà luogo a disturbi del legame e confusione sull'identità personale.
La persona contemporanea s’identifica rapidamente e transitoriamente con i suoi oggetti affettivi, vive una perdita del proprio senso d’identità accompagnata da angoscia e paura della frammentazione o della dissoluzione del Sé.
"Raramente queste persone stabiliscono un’identità sessuale sicura e oscillano nella loro esperienza di mascolinità e femminilità. Non sono omosessuali, ma temono di poterlo essere e la loro scelta dell’oggetto d’amore, o i loro tentativi di sceglierlo, sono ugualmente incerti." (J. H. Rey)
Questi individui contemporanei, frequentemente osservabili, sono pieni di richieste, controllano, manipolano, minacciano o svalutano gli altri.
Accusano la società e gli altri dei propri mali e si sentono facilmente perseguitati, atteggiamenti associati a idee grandiose su se stessi.
Di fatto, i sentimenti di queste persone sono dominati da fantasie di relativa piccolezza e grandezza.
Sentendosi piccole, indifese e in pericolo queste persone possono difendersi con scoppi incontrollabili di rabbia e altre varie forme di comportamento compulsivo.
La loro particolare affettività si riflette nel senso di futilità di cui si lamentano e che le caratterizza.
Questo si riflette anche nel particolare tipo di depressione di cui soffrono.
Una forma di depressione spersonalizzata, con senso di noia, inutilità, assenza d’interesse, che manca però quasi totalmente dell’aspetto doloroso della vera depressione.
Accanto a questo torpore c’è tuttavia la ricerca di stimoli ed esperienze sensoriali attraverso l’alcol, le droghe, le perversioni, la promiscuità.
Questo specifico individuo contemporaneo lamenta esperienze di depersonalizzazione e derealizzazione o disturbi dell’immagine corporea.
Il suo Io corporeo non è più strutturato nella sua personalità o nel Sé. Lo stato di perplessità e confusione traspare frequentemente.
Quest’individuo è continuamente tra noi, accanto a noi e ci somiglia.