"La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso"
(Albert Einstein)
"Come si può conoscere se stessi?
Non attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'azione"
(Johann Wolfgang Goethe)
Il sé è un’entità psicologica la cui descrizione risale a quello che scrisse William James più di un secolo fa:
"Il sé o me empirico è tutto che l’uomo può chiamare suo.
Il suo corpo, i suoi tratti, le sue capacità, i suoi beni materiali, la sua famiglia, i suoi amici, i suoi nemici, la sua vocazione, i suoi interessi." (Principi di Psicologia, 1890)
Per James il sé ha:
1) le sue componenti;
2) i suoi sentimenti;
3) le sue azioni di ricerca e autoconservazione.
Le componenti del sé sono il sé materiale, il sé sociale, il sé spirituale e l’Io puro.
Il sé materiale consiste nei beni materiali dell’individuo, il sé sociale nel come è considerato dai suoi simili, il sé spirituale nelle facoltà e disposizioni psicologiche.
L’Io è la corrente di pensiero che costituisce il senso della propria identità personale.
Attualmente il termine sé ha due significati diversi.
Da una parte è l’atteggiamento e il sentimento personale nei propri riguardi, dall’altra è considerato come un gruppo di processi psicologici che governano il comportamento e l’adattamento.
Il primo significato può essere chiamato la definizione del sé come oggetto, in quanto denota gli atteggiamenti, i sentimenti, le percezioni, le valutazioni di se stessi come oggetti.
In questo senso il sé è ciò che una persona pensa di se stessa.
Il secondo significato può essere chiamato la definizione del sé come processo. Il sé è un agente in quanto consiste in un gruppo attivo di processi, come il pensare, il ricordare, il percepire.
Queste due letture del sé vengono ricomposte nel sé fenomenico di Snygg e Combs (1947) che include tutte quelle parti del campo fenomenico che l’individuo sperimenta come parte e caratteristiche di se stesso.
Il sé è un soggetto in azione in quanto è un aspetto del campo fenomenico, che determina il comportamento ed è anche un oggetto in quanto è formato dalle autoesperienze.
"Credo che sia caratteristico di ogni cosa che noi conosciamo, che ogni organizzazione sia composta da certe parti e che nello stesso tempo essa influenzi altre organizzazioni con le quali viene a contatto.
Una roccia è composta di certe molecole, ed è quindi un prodotto: essa però, per la sua stessa esistenza ha un effetto sul mondo che la circonda o sul mondo nel quale si trova, ed è quindi un processo o una dinamica.
Nello stesso modo il sé è composto di percezioni relative all’individuo, e questa organizzazione di percezioni ha a sua volta effetti vitali e importanti sul suo comportamento." (Snygg e Combs)